Come anticipato dal nostro portale lo scorso aprile, dopo la piscina comunale un nuovo intervento è in programma ad Agropoli in sinergia tra pubblico e privato, questa volta per la riqualificazione di piazza della Repubblica e degli adiacenti giardini dedicati ai caduti di Nassiriya. La giunta comunale di Agropoli, infatti, ha deliberato la realizzazione di box auto e parcheggi sotto la piazza in cui insistono municipio, scuole elementari e materne e la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Le opere, per un importo di circa cinque milioni di euro, saranno finanziate grazie ai fondi privati derivanti dalla vendita dei locali sotterranei e permetteranno all'ente di avere i fondi necessari per la riqualificazione e la manutenzione della "Piazzetta" e dei "Giardinetti" per i quali inizialmente era stata prevista una spesa di due milioni di euro che, risparmiati, saranno destinati ai lavori di restauro della fornace. Le opere di riqualificazione di piazza della Repubblica e dei giardini di Nassiriya, già inserite nel programma triennale delle opere pubbliche, potrebbero permettere anche di prolungare l'isola pedonale ma porteranno all'abbattimento delle scuole materne Santa Maria delle Grazie.
Proprio questa decisione sta scatenando le polemiche dei cittadini che non vogliono né la distruzione di un edificio storico di Agropoli, né privarsi di un asilo esistente nei pressi del centro. Su Facebook, su iniziativa del Movimento 5 stelle, è già nato un gruppo intitolato "salviamo la piazzetta di Agropoli - stop agli scempi" e in tanti stanno alzando la voce contro una decisione senz'altro impopolare.
La scuola materna comunale Santa Maria delle Grazie fu voluta da don Carmelo Merola ed inaugurata nel dicembre del 1953. L'inizio della sua costruzione risale al 1948, anno in cui venne realizzato il solo scantinato. L'amministrazione comunale guidata da Vincenzo Urti provvide ai lavori di sopraelevazione, di intonaco, di recinzione e di arredamento. Così, agli inizi del 1954, si provvide al definitivo trasferimento della scuola da palazzo Chiariello, in via dei Mille, alla nuova sede.